Gli argomenti sull’allergia alimentare si stanno facendo più comuni, e il fenomeno non deve essere ignorato perché in realtà influisce milioni di persone. Queste reazioni immunologiche possono rivelarsi pericolose o persino fatali se non riconosciute e trattate adeguatamente. Tuttavia, le opinioni errate sono diffuse nella nostra società. Miti e pregiudizi potrebbero essere pericolosi ecco perché è importante saperle gestire. L’articolo fornirà una panoramica delle allergie, chiarirà i punti principali e spera di dare consigli utili sulla gestione di questa condizione.
Le allergie alimentari: definizione e sintomi
Un’allergia alimentare è una reazione che il corpo ha a una certa proteina che ne identifica il cibo come nocivo. Quando una persona allergica consuma una proteina contenuta in alcune quantità il cibo, l’organismo attiva nel caso una difesa immunitaria e produce una sostanza chimica chiamata istamina. Questi innescano una serie di sintomi che possono variare da lievi a grav
Queste manifestazioni hanno seguenti sintomi:
1-prurito e gonfiore della bocca, lingua e gola;
2- eruzione cutanea e orticaria;
3- disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea);
4- difficoltà respiratorie e respiro sibilante;
5- shock anafilattico.
Le allergie alimentari più comuni includono latte, uova, noci, grano e pesce. Tuttavia, qualsiasi alimento può teoricamente causare un’allergia. L’intensità della reazione dipende dalla sensibilità dell’individuo e dalla quantità di cibo ingerita.
Le cause e il crescente aumento delle allergie alimentari
I motivi per cui il numero di persone con allergie al cibo è cresciuto negli ultimi decenni devono ancora essere studiati. Possono intervenire diversi fattori:
Fattori genetici: Le allergie alimentari tendono a essere più comuni in famiglie con una storia di allergie, asma o altre malattie autoimmuni. La predisposizione genetica gioca un ruolo importante nello sviluppo delle allergie alimentari.
Modificazioni ambientali: L’inquinamento atmosferico, il cambiamento nelle abitudini alimentari e l’esposizione ai pesticidi possono alterare il sistema immunitario, rendendo l’organismo più suscettibile alle reazioni allergiche.
Igiene e sistema immunitario: Teorie come quella dell’“ipotesi igienica” suggeriscono che la ridotta esposizione a microrganismi nelle prime fasi della vita possa indebolire il sistema immunitario, favorendo lo sviluppo di allergie.
Alimentazione e stili di vita: La dieta moderna, ricca di cibi processati e povera di alimenti freschi e naturali, potrebbe contribuire all’aumento delle allergie. Anche la ridotta attività fisica e il maggiore stress possono influire negativamente sul sistema immunitario.
Miti e pregiudizi sulle allergie alimentari: la verità dietro le convinzioni errate
Molte persone, sia tra i pazienti che tra i professionisti, hanno una visione distorta o incompleta delle allergie alimentari. È fondamentale sfatare alcuni dei miti più comuni per garantire una diagnosi precoce e una gestione adeguata della condizione.
Mito 1: “Le allergie alimentari colpiscono solo i bambini”
Le allergie alimentari non colpiscono solo i bambini. Sebbene sia vero che le allergie alimentari possano svilupparsi nell’infanzia, non è raro che si manifestino anche in età adulta. In effetti, circa il 45% delle allergie alimentari emergono negli adulti, con sintomi che possono essere meno evidenti o immediati rispetto a quelli tipici dei bambini.
Mito 2: “Le allergie alimentari sono simili alle intolleranze”
Molte persone confondono le allergie alimentari con le intolleranze. Mentre un’allergia alimentare coinvolge una risposta immunitaria che può essere pericolosa, un’intolleranza alimentare, come quella al lattosio, è una reazione digestiva che non implica il sistema immunitario. Le allergie sono solitamente più gravi, con sintomi che possono includere shock anafilattico, mentre le intolleranze sono meno pericolose.
Mito 3: “Le allergie alimentari si superano con il tempo”
In alcuni casi, specialmente nei bambini, le allergie alimentari possono essere superate con la crescita. Tuttavia, molte allergie alimentari, come quelle al latte e alle uova, tendono a persistere anche nell’età adulta. In altre parole, non tutte le allergie sono destinate a sparire con il tempo.
Mito 4: “I cibi biologici sono sempre sicuri per chi ha allergie”
Anche i cibi biologici possono contenere allergeni. Il fatto che un alimento sia biologico non significa che sia privo di proteine potenzialmente allergizzanti. La sicurezza alimentare dipende da molti fattori, tra cui la contaminazione incrociata e la preparazione adeguata del cibo, non solo dal tipo di coltivazione.
Mito 5: “Le allergie alimentari sono rare”
Le allergie alimentari sono sempre più diffuse. Secondo stime recenti, circa il 6-8% dei bambini e il 4% degli adulti sono affetti da allergie alimentari. L’aumento della consapevolezza, insieme a una maggiore diagnosi, ha reso evidente quanto il problema sia sempre più diffuso.
Come gestire le allergie alimentari
La gestione delle allergie alimentari può sembrare un compito arduo, ma con le giuste precauzioni è possibile vivere in sicurezza.
Ecco alcuni consigli pratici:
Educazione e consapevolezza: La conoscenza è il primo passo per proteggersi. Le persone con allergie alimentari e le loro famiglie devono essere educate sui rischi associati agli alimenti e su come riconoscere e prevenire una reazione allergica. Inoltre, è fondamentale leggere sempre le etichette degli alimenti, poiché l’allergene può essere nascosto in prodotti che non ci si aspetterebbe.
Evitare la contaminazione incrociata: Se si ha un’allergia alimentare, è importante evitare la contaminazione incrociata durante la preparazione dei pasti. Ad esempio, utensili e superfici devono essere ben puliti per evitare che tracce di allergeni contaminino gli alimenti sicuri.
Adrenalina sempre con te: anche se sembra un passo drastico, è fondamentale portare con sé sempre un autoiniettore di adrenalina, soprattutto se la tua allergia può provocare reazioni gravi come l’anafilassi. La sicurezza non è mai troppa. In caso di emergenza, un’iniezione tempestiva di adrenalina può davvero salvarti la vita.
Consultare un allergologo: Un allergologo può aiutare a identificare con precisione gli alimenti che causano allergie e a suggerire un piano di gestione personalizzato, che può includere anche test allergici.
Comunicare chiaramente in ristoranti e luoghi pubblici: Chi soffre di allergie alimentari deve essere in grado di comunicare chiaramente la propria condizione, anche quando mangia fuori casa. Questo significa informare il personale dei ristoranti riguardo le proprie allergie per evitare rischi inutili.
Conclusione su come gestire le allergie alimentari
Le allergie alimentari sono una realtà che non può essere ignorata, e la comprensione di queste condizioni è fondamentale per prevenire rischi per la salute. Con l’aumento della consapevolezza, le persone con allergie alimentari possono imparare a convivere con la condizione in sicurezza, riducendo al minimo i rischi grazie a un’adeguata educazione e alla gestione responsabile della propria alimentazione.
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