Molte persone sottovalutano i disturbi del sonno, dormire male non è solo stanchezza. Forse è sbagliato considerarla solo una conseguenza temporanea dello stress o di uno stile di vita frenetico. La difficoltà ad addormentarsi, i risvegli notturni frequenti e la sensazione di spossatezza al mattino possono essere segnali di problematiche più profonde, che incidono non solo sul riposo, ma anche sulla salute fisica e mentale.
L’impatto dei disturbi del sonno sulla qualità della vita
I problemi legati al sonno non si limitano alla semplice stanchezza. Studi scientifici dimostrano che un riposo disturbato può compromettere la concentrazione, l’umore e il benessere generale. Un esempio concreto è il caso di Marco, 42 anni, impiegato in una grande azienda. Da mesi, Marco si svegliava ogni notte alle 3 del mattino, incapace di riaddormentarsi. La mancanza di sonno ha iniziato a influire sulle sue prestazioni lavorative, rendendolo irritabile e meno produttivo. Dopo essersi rivolto a uno specialista, ha scoperto che l’ansia accumulata sul lavoro era la causa principale del suo problema.
“Molti pazienti non si rendono conto che il sonno è il riflesso del nostro equilibrio interiore. Lavorare su ansia e stress, ad esempio, aiuta a ristabilire un riposo sereno e rigenerante”, spiega la Dott.ssa Alessia Stoppani, psicologa esperta in neuropsicologia del benessere.
Secondo gli esperti, le principali cause dell’insonnia e dei disturbi del sonno sono:
- Fattori psicologici: ansia, stress e depressione possono ostacolare un sonno ristoratore.
- Ritmi irregolari: turni di lavoro notturni, esposizione eccessiva a dispositivi elettronici e cambi di fuso orario alterano il ciclo sonno-veglia.
- Cause fisiche: dolore cronico, problemi respiratori e disturbi neurologici come la sindrome delle gambe senza riposo.
- Abitudini sbagliate: consumo eccessivo di caffeina, alcol o cene pesanti prima di dormire.
Un altro caso esemplare è quello di Sara, 35 anni, madre di due bambini piccoli. Tra le notti interrotte dai pianti dei figli e lo stress quotidiano, ha iniziato a soffrire di insonnia cronica. Anche quando i suoi bambini dormivano, lei restava sveglia a rimuginare. Solo dopo aver intrapreso un percorso con la psicologa ha imparato tecniche di rilassamento e gestione dello stress che l’hanno aiutata a ritrovare il sonno perduto.
Un aiuto concreto: il supporto della psicologia
La scienza conferma che il supporto psicologico può fare la differenza nel trattamento dei disturbi del sonno.
Identificazione delle cause: valutazione approfondita delle abitudini e dei fattori di stress.
Tecniche mirate: rilassamento, mindfulness e rieducazione del ciclo sonno-veglia.
Gestione dell’ansia: strategie per ridurre i pensieri intrusivi che impediscono di dormire.
Quando rivolgersi a un esperto
Se i disturbi del sonno persistono per settimane o mesi, è fondamentale non ignorarli. L’intervento di uno specialista può aiutare a interrompere il circolo vizioso di insonnia e stress, restituendo al corpo e alla mente l’equilibrio necessario per affrontare la vita quotidiana con energia e serenità.
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La redazione